sabato 23 gennaio 2010

Dolo-Treviso: il prepartita

Il debutto in panchina di Zanini non è coinciso con il ritorno alla vittoria casalinga del Treviso. Fa sorridere pensare che la prossima avversaria dei biancocelesti sarà proprio il Dolo, unica squadra ad essere caduta sul prato del Tenni quattro mesi or sono. In quel caldo pomeriggio di fine Settembre i gol nella ripresa di Ruggiero e Favaro avevano steso un Dolo inesistente, privo del bomber Niero e ancora frastornato dopo il terribile 1-6 subito in apertura proprio contro quell’Union CSV che nello scorso campionato l’aveva battuto nello spareggio per evitare i playout. Tuttavia già dalla giornata successiva si è cominciato a vedere una squadra molto diversa, capace di bloccare al Water Martire squadre più blasonate come Feltrese e Sottomarina e uscire vincente negli scontri diretti con Vigontina e Marosticense. Nonostante abbia passato tutto il girone di andata nelle zone basse della classifica, il Dolo dalla terza giornata in avanti si è dimostrato squadra coriacea, capace di mettere in difficoltà tutti gli avversari affrontati. Molti punti sono stati persi negli ultimi minuti di gioco, e le uniche sconfitte pesanti sono arrivate nelle difficili trasferte di Oderzo e Castelfranco.
Nel mercato di Dicembre la società è intervenuta sul mercato: dopo le cessioni di Pierobon (Campodarsego), Fantin (Abano) e i fratelli Dario e Alessio Sottovia (Piombinese), sono arrivati in ordine di tempo l’attaccante Tomas Ballarin dal Sandonà, l’esterno versatile Simone Ronchin dall’Edo Mestre e l’esterno offensivo Alessio Silvestro dalla Vigontina. La scorsa settimana il d.s. Tonicello ha piazzato un nuovo colpo con Jacopo Molin, giovane classe ’91 proveniente dal Venezia ma di proprietà del Padova, società gemellata del Dolo. La scorsa domenica, i biancogranata ritrovato la vittoria, la teza stagionale, dopo cinque turni di astinenza, anche questa contro una diretta concorrente per la salvezza. A San Vendemiano, il Dolo ha vendicato la storica batosta dell’andata grazie ad una prova molto intelligente. Dopo aver sofferto per i primi dieci minuti l’assalto dell’Union CSV, i veneziani, trascinati dalle giocate dei neoacquisti Ballarin e Ronchin hanno messo alle strette i padroni di casa, trovando il meritato vantaggio a inizio ripresa grazie ad un bel diagonale del bomber “Cico” Niero, sempre più lanciato nella classifica cannonieri del girone B. Da segnalare anche le ottime prove del portiere Carraro e di un capitan Majoni sempre più leader.
Quella del Walter Martire sarà la prima, delicatissima trasferta da mister per Nicola Zanini. La classifica fa paura, ma nella parte bassa è sempre più corta, e da una domenica all’altra si può passare dalla zona playout a metà della graduatoria. Il Treviso dopo la vittoria di Rossano era riuscito a uscire dai bassifondi, ma nel 2010 ha collezionato due punti in quattro gare e ora si ritrova appaiato all’Ardita a quota 16 punti, che tradotto significa spareggio per evitare i playout…
Contro la Vigontina abbiamo visto una squadra ordinata, che pur correndo qualche rischio difensivo non ha subito gol e ha sfiorato la vittoria con quel tiro di Favaro stampatosi sull’incrocio dei pali. Con il solo Tartalo troppo solo e inconcludente, in attacco è toccato ancora una volta al numero 11 dal sinistro magico provare a risolvere i problemi dei biancocelesti, ma non è bastato. Per domani è indispensabile dunque il pieno recupero di Sagna, la cui assenza ha pesato tantissimo nel pareggio di domenica scorsa. A centrocampo, Conean ha offerto una prestazione migliore del solito, mentre l’ex capitano Agnoletto ha deluso ancora una volta, dimostrandosi poco utile sia in fase di impostazione del gioco che come interditore. Un po’ di riposo non farebbe male al giocatore con il record di minutaggio stagionale, magari riproponendo Bianco a fianco di Robelli e Conean, senza dimenticare Nardin, che anche nei pochi minuti avuti a disposizione contro la Vigontina ha dimostrato di poter dare qualcosa in più alla manovra del Treviso. Marco Romano, neocapitano per acclamazione, è sempre più leader della difesa. Domani al suo fianco non ci sarà il neoacquisto Davide Bruniera, squalificato, ma molto probabilmente uno tra Faggian, reduce dalla frattura composta del setto nasale, o Balzan, che per motivi poco chiari non ha visto il campo nelle ultime tre partite. Per lui come per Beghetto, possibile anche una collocazione sulle fasce, visto che il Leonarduzzi degli ultimi tempi è lontano parente del giocatore ammirato nella prima parte del campionato.
Nonostante la posizione di classifica infelice, Dolo-Treviso è una delle sfide con più storia del girone B. Le due società, nate entrambe nel 1909, si sono affrontate più volte fin dai primi anni di esistenza. In gare ufficiali, gli scontri diretti in totale sono 20: 15 vittorie biancocelesti, 2 biancogranata e solo 3 pareggi, tutti per 1-1.
Ecco le gare ufficiali giocate a Dolo:

Campionato

Dolo-Treviso 1-2 1914/1915 Promozione girone veneto-emiliano
Dolo-Treviso 2-0 1919/1920 Promozione girone veneto-emiliano
Dolo-Treviso 1-1 1922/1923 II Divisione
Dolo-Treviso 0-1 1923/1924 II Divisione
Dolo-Treviso 2-0 1925/1926 II Divisione
Dolo-Treviso 1-1 1930/1931 I Divisione
Dolo-Treviso 0-2 1957/1958 Interregionale d’Eccellenza
Dolo-Treviso 0-2 1974/1975 Serie D

Coppa Italia

Dolo-Treviso 0-1 1976/1977 Serie C

Gare non ufficiali

Le due squadre si sono incontrate nel Novembre 1919 per una doppia sfida valevole per la Coppa Appiani, vinta dal Padova, e il Treviso vinse sia in casa (4-0) che a Dolo (0-2). Nel 1924 invece battè i biancogranata a Mira (2-3), in una partita valevole per la Coppa Foscari.

Nell’amarcord delle due società figurano anche 11 amichevoli: 7 vittorie trevigiane e due pareggi, mentre le uniche vittorie dei rivieraschi risalgono al 1913, quando si registrarono le prime due sfide in assoluto contro il Treviso. Il primo incontro, giocato il 23 Novembre, si concluse con la vittoria del Dolo per 2-1, mentre la ripetizione giocata quasi un mese dopo (su richiesta dei biancocelesti) vide un clamoroso 10-2 a favore dei padroni di casa. In quell’occasione il Treviso aveva giocato con le nuove maglie biancocelesti, dopo che per i primi 4 anni di vita era sceso in campo con una divisa metà bianca e metà nera, la più comune a quei tempi. Poco tempo dopo quella doppia sfida, anche il Dolo abbandonò il bianco e nero per l’attuale biancogranata. Una curiosa analogia per due società nate nello stesso anno…
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