Nonostante questo, le porte a "chi vuole il bene del Treviso" sono sempre aperte, ma alle sue condizioni. Forse anche a Pizziolo dunque, ma per ora non se ne parla, anche perchè per una società nata da appena un anno come l'A.S.D. le fusioni non sono possibili. Per cui la prossima stagione ci sarà, per la felicità dei veri tifosi biancocelesti, il Treviso F.b.c. 1993, magari in serie D, una categoria nella quale Corvezzo giura di poter presentare una squadra competitiva. In ogni caso, nessuna preclusione alla coabitazione con un ipotetico Union Treviso, anche se al Tenni sarebbe giusto giocasse la sola squadra in grado di rappresentare storicamente la città di Treviso e i tanti tifosi biancocelesti.
Sempre nel Gazzettino, sulla questione stadio è intervenuto il sindaco Gobbo per dire che l'impianto di via Ugo Foscolo non è stato ancora assegnato a nessuno, ma ha precisato che sia dal Quinto che dal Treviso è arrivata una richiesta per la prossima stagione. Nulla è ancora deciso dunque, tante sono le condizioni da valutare, ma anche a Ca' Sugana una coabitazione non è esclusa, come conferma lo stesso assessore allo sport Andrea De Checchi. Qualcosa si potrebbe sapere già la settimana prossima, quando scadrà la convenzione stabilita a settembre con l'allora presidente biancoceleste Eddy Sartori.
Non ci resta che aspettare, intanto continua il sit-in dei tifosi allo stadio Tenni, assoluatamente contrari alla possibilità che il Treviso F.b.c. non sia l'unica squadra a giocare nello storico impianto che dal 1933 ospita le partite dei biancocelesti. Il Treviso è uno solo, e il fatto che qualcuno voglia trasferire la squadra di un comune limitrofo in città tramite un importante cambio di denominazione la dice lunga su quali siano le sue intenzioni...